Descrizione
COMUNICATO STAMPA N.6852
Dopo oltre tre mesi di mostre, incontri e proiezioni, la decima edizione di PhEST, il festival internazionale di fotografia e arte contemporanea, si avvia alle sue ultime due settimane con un calendario di appuntamenti che promette di chiudere nel segno dell’emozione e della partecipazione. Centinaia di visitatori ogni giorno continuano a varcare le porte delle sedi espositive per ammirare gli scatti di grandi maestri e giovani talenti, confermando il successo di un festival che negli anni è diventato punto di riferimento internazionale per la fotografia e l’arte contemporanea.
Con 38 mostre tra spazi indoor e outdoor, PhEST 2025 – THIS IS US – A Capsule to Space – ha celebrato il suo decimo anniversario come un viaggio nell’immaginario collettivo, ispirato al Golden Record della NASA: un archivio visivo e sonoro dell’umanità, un messaggio universale che dal Mediterraneo guarda alle stelle.
Un finissage corale, quello in fase di definizione da parte degli organizzatori che, con particolare riferimento agli ultimi giorni di PhEST 2025, vogliono chiudere simbolicamente la “capsula del tempo” di PhEST 2025, con incontri tra pubblico e artisti.
«Un ringraziamento particolare lo dobbiamo quest’anno, come tutti gli anni, al Comune di Monopoli, alla Regione Puglia, all’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari e all’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, che ci sostengono con orgoglio e affetto, e poi a tutti i partner, sponsor, artisti, collaboratori e volontari che hanno reso possibile questa edizione speciale, contribuendo al successo di un progetto che ogni anno porta in Puglia alcuni tra i nomi più significativi della scena fotografica e artistica mondiale», afferma Giovanni Troilo, direttore artistico di PhEST a nome di tutta l’associazione.
Prodotto dall’Associazione Culturale PhEST, con il sostegno della Regione Puglia e del Comune di Monopoli, PhEST continua a esplorare i territori del Mediterraneo, dei Balcani, del Medio Oriente, dell’Africa e oltre, aprendo il dialogo tra visioni artistiche, scienza, memoria e immaginazione, con uno sguardo sempre attento all’attualità e al futuro.
GLI EVENTI DELL’8 E 9 NOVEMBRE
Il weekend dell’8 e 9 novembre offrirà due giorni ricchi di attività per tutti:
- Sabato 8 novembre ingresso ridottissimo per i residenti del Comune di Monopoli a soli 4 euro e, alle 18.00, visita guidata con Ettore Giammatteo, autore di Voyager SNC (Monastero di San Leonardo, partecipazione gratuita con biglietto valido per la sede - posti limitati max 50 persone, non si accettano prenotazioni).
- Domenica 9 novembre, doppio appuntamento: il primo con le visite guidate con l'artista, alle 16.00 con Nadia Koldaeva, autrice di Memory Oversaturated (San Leonardo), e alle 18.00 la proiezione del film No Other Land nella Chiesa di San Salvatore (max 50 persone, accesso con biglietto valido per la sede, non si accettano prenotazioni).
VERSO IL FINISSAGE
L’ultima settimana, dall’11 al 14 novembre, sarà dedicata alla rassegna cinematografica HUMANS//DIGITAL//MACHINES, organizzata dal Centro di Eccellenza Jean Monnet DIGITIMPACT dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, e ospitata alla Chiesa di San Salvatore (dalle ore 18, accesso gratuito con biglietto valido per la sede, max 50 persone). Nella proposta per il pubblico rientrano quattro “pietre miliari” della fantascienza moderna per esplorare l’evoluzione del rapporto tra l’uomo, le tecnologie digitali e le macchine.
Dalla malinconica umanità dei replicanti di Blade Runner (11 novembre) alle seduzioni cerebrali di Ex Machina (12 novembre), dall’empatia digitale di A.I. – Intelligenza artificiale (13 novembre) fino alle tre leggi della robotica e al dilemma etico di Io, Robot (14 novembre), la rassegna propone un percorso di riflessione sul senso dell’umano nel digitale e del digitale nell’umanità. L’obiettivo è quello di stimolare una riflessione a cavallo tra cinema, filosofia, scienza e diritto, per comprendere come le narrazioni audiovisive anticipino – e talvolta distorcano – le trasformazioni sociali e culturali generate dalle tecnologie digitali vecchie e nuove.
Sabato 15 novembre, l’ambient set elettronico di Bluemarina al Monastero di San Leonardo (ore 20.00), grazie al sostegno di San Marzano Vini, porterà le sonorità contemporanee dentro gli spazi della mostra, in un dialogo tra musica e immagine. “Bluemarina sviluppa una ricerca sonora che assume il mare come dispositivo simbolico e politico: non solo luogo geografico, ma orizzonte di scambio e stratificazione culturale. La performance si configura come un archivio di sonorità migranti. Frammenti di canti popolari, registrazioni ambientali e interferenze elettroniche si intrecciano in un unico flusso musicale. Il suono diventa così un campo aperto, dove identità differenti coesistono senza gerarchie, disegnando una geografia acustica in costante trasformazione.”
Domenica 16 novembre, giorno di chiusura ufficiale, si terranno due appuntamenti speciali:
- alle 12.00 la visita guidata con la dott.ssa Amparo García Aparicio del Museo de Bellas Artes di Valencia nella sala dedicata a Los Caprichos di Francisco Goya (Castello Carlo V);
- alle 16.00, la visita con l’artista Zed Nelson, autore di The Anthropocene Illusion (Monastero di San Leonardo).
Tutto esaurito, intanto per le visite guidate dedicate alle scuole in programma fino al 14 novembre. Oltre 2000 gli studenti arrivati a Monopoli in questi mesi da numerosi istituti scolastici della regione, consentendo loro di conoscere e approfondire linguaggi e tematiche nuove, integrate perfettamente nella realtà che vivono quotidianamente.
LE 38 MOSTRE E IL PERCORSO ESPOSITIVO
LE MOSTRE INDOOR
Il cuore del festival batte nel rinnovato Monastero di San Leonardo, sede principale dell’edizione 2025, dove è ospitata una delle due sezioni della mostra Pleased to Meet You di Martin Parr, con i suoi iconici scatti a colori. La seconda parte, in bianco e nero, è allestita nella suggestiva Chiesa di San Salvatore, nel centro storico, arricchita dalla presenza della celebre cabina telefonica e dai binocoli fotografici firmati Parr. Sempre al Monastero di San Leonardo sono in mostra anche Zed Nelson con The Anthropocene Illusion; Alexey Titarenko con City of Shadows; Phillip Toledano con We Are at War; Rhiannon Adam con Rhi-Entry; Lorenzo Poli con The Geoglyphs of Our Time e Dario Agrimi con Madre Natura. Con loro anche i vincitori e le menzioni speciali della Pop Up Open Call: Angeniet Berkers con Lebensborn; Mario Red De Gabriele con Archaeologies of the Future; Brigitta Tullo con Shards of Time, Echoes of Space; Nadia Koldaeva con Memory Oversaturated e Ettore Giammatteo con Voyager SNC, accompagnata dall’opera The Golden Record.
Al Castello Carlo V al piano superiore si trovano invece le incisioni originali di Francisco Goya, Los Caprichos. La ragione dei mostri, un capolavoro visionario curato da Roberto Lacarbonara e Giovanni Troilo, in collaborazione con il Museo de Bellas Artes de Valencia; mentre nella Sala delle Armi, l’artista e fotografo americano Sam Youkilis presenta Under the Sun, un viaggio visivo nelle quotidianità contemporanee, a cura di Sophia Grieff per c/o Berlin.
A Casa Santa, convento risalente alla fine del 1500 e luogo di memoria di chi ha passato la propria infanzia tra le sue mura, si confrontano tre ricerche visive fortemente poetiche e intime: Dylan Hausthor What the Rain Might Bring, Magdalena Baranya con Go Home to the Internet, Sam Gregg See Naples and Die 2014–2022 e Deanna Dikeman The Place of Ordinary Moments. Ad affiancarli il lavoro della giovane Hsin I (Camille) Lin Interspace. Alle Stalle di Casa Santa prende vita invece Out of the Blue. Resistenze 2025 di José Angelino, progetto site-specific a cura di Melania Rossi che intreccia arte e memoria.
E infine la suggestiva Chiesa di Sant’Angelo ospita, in collaborazione con Łódź Fotofestiwal, il regista e fotografo Yorgos Lanthimos tra i più visionari e premiati del cinema contemporaneo (The Lobster, The Favourite, Poor Things) con Jitter Period, mostra a cura di João Linneu e Myrto Steirou che riflette sulle percezioni distorte del reale; mentre nella Chiesetta di San Giovanni è allestita la mostra di Piero Percoco, The Silent Sun, Brighton, sguardo intimo e radicato tra Puglia e Inghilterra.
LE MOSTRE OUTDOOR
Iniziamo dal mare. Sul Molo Santa Margherita è allestita la mostra di Mattia Balsamini che propone Under This Sun mentre sul Porto Vecchio incontriamo Bangers, la mostra di Arianna Arcara frutto della residenza artistica di PhEST 2025. Nel circuito delle mostre diffuse, Aleksandra Mir presenta l’opera Aim at the Stars in vari luoghi della città (a casa di Angelina, 90 anni, residente a Monopoli e custode di memorie e racconti nel cuore del centro storico, al negozio del baratto di Peppino in piazza Palmieri, e al laboratorio artigianale di mosaici di Paolo Mastrofrancesco in via Peroscia); mentre in Via Cattedrale Sanne De Wilde espone Terre di Santi, viaggio fotografico tra sacro e profano.
La sezione outdoor coinvolge infine numerosi spazi urbani e paesaggi marini. In Largo Palmieri, Fabrizio Bellomo espone Abito Mari, a cura di Roberto Lacarbonara, mentre il progetto Brera x PhEST propone Hey you up in the sky, mostra virtuale degli studenti dell’Accademia di Brera. Ci sono poi due mostre profondamente legate al mare: al Circolo dei Pescatori e alla Cattedrale Laica dei Pescatori, Piero Martinello espone I Gladiatori di Nettuno; mentre sul lungomare Santa Maria è possibile vedere l’opera ironica e pop di Pietro Terzini, Just One More Glass, Amore Mio, e sempre lì prendono forma la mostra celebrativa dei 10 anni di residenze a PhEST con il lavoro Nzìm di Caimi&Piccini e 7 Days of Garbage, lavoro di Greg Segal. Infine, a Cala Porta Vecchia, Alejandro Chaskielberg con The Walking Trees e Roselena Ramistella con Ground Control offrono una potente riflessione sulla natura e il nostro modo di abitarla.
ORARI DI APERTURA DELLE MOSTRE
Nelle ultime due settimane di festival gli orari delle sedi espositive di PhEST subiranno alcune variazioni:
ORARI NOVEMBRE
- Lunedì: chiuso
- Martedì - Venerdì: 10.00 – 13.00 | 16.00 – 20.00
- Sabato 8 novembre: 10.00 – 13.00 | 16.00 – 21.00
- Sabato 15 novembre: 10.00 - 21.00 (orario continuato)
- Domenica 9 e 16 novembre: 10.00 – 21.00 (orario continuato)
(Aggiornamenti e informazioni sempre disponibili sul sito www.phest.info/info)
Le mostre sono aperte dal martedì alla domenica. Chiuso il lunedì.
Sul sito https://www.phest.info/info sono disponibili orari di apertura e ulteriori informazioni.
PhEST – festival internazionale di fotografia e arte
X edizione
08/08 – 16/11 2025
Monopoli, Puglia
IG: @phest
FB: @PhESTSeeBeyondTheSea
PhEST – See Beyond the Sea è prodotto e promosso dall’Associazione Culturale PhEST, con il sostegno di Regione Puglia e del Comune di Monopoli.
Main Partner: Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale
Main Sponsor: Fujifilm Italia - San Marzano Vini
Sponsor: Torre Coccaro - Gruppo Picca Toyota - Acqua Orsini - Hevo
Sponsor tecnico: Pubblicità & Stampa, Vivai Capitanio
Partner Culturali: Museo de Bellas Artes de Valencia, LensCulture, PHmuseum, C/O Berlin Foundation, Istituto Italiano di Cultura - Londra, Photoworks UK, Lodz Fotofestiwal, Accademia di Belle Arti di Brera
Media Partner: Sky Arte, Artribune
Patrocinio: Delegazione FAI di Bari
Official Carrier: Trenitalia
PhEST - festival internazionale di fotografia e arte è nato nel 2016 a Monopoli in Puglia da un’idea di Giovanni Troilo, direttore artistico del festival, e di Arianna Rinaldo, cui è affidata la curatela fotografica. Direzione organizzativa di Cinzia Negherbon. PhEST è fotografia, cinema, musica, arte, contaminazioni dal Mediterraneo. Un modo per restituire voce propria alle mille identità che compongono il mare in mezzo alle terre, ridefinendo un nuovo immaginario.