Descrizione
La piazza principale della città di Monopoli è Piazza Vittorio Emanuele II, comunemente chiamata “Borgo”, nata nel 1796 grazie all’approvazione del Re di Napoli e fu costruita seguendo il progetto dell’ architetto De Simone.
Il "Borgo" venne utilizzato come luogo d’ incontro e di vita della città. Nel corso del XIX secolo, urbanisticamente si diffusero gli impianti a scacchiera che servivano ad unire la parte più antica della città con la nuova e il borgo ne è un grande esempio.
I suoi circa 18.000 mq ne fanno una delle piazze più belle e grandi della Puglia. L'area è equivalente a sei isolati dell' impianto urbano con una geometria che è quella, semplice ed astratta, di un grande rettangolo tagliato dal prolungamento del "corso" che dà origine a due rettangoli più piccoli.
Durante il ventennio fascista furono costruiti due monumenti. Una delle due piazze ospita quello ai Caduti, inaugurato il 24 maggio 1928 in onore dei 300 caduti monopolitani della Prima Guerra Mondiale, realizzato dall'artista Edgardo Simone da Brindisi. Ai piedi di un colossale legionario con una spada sguainata in una mano e la vittoria alata nell’altra, vi è una madre che benedice il figlio che va in guerra e un’altra donna che conforta una vedova e un orfano di un soldato caduto.
La prima versione della statua del combattente cadde durante la sistemazione e fu ricostruita dallo scultore Angelo Saponara. Attorno vi è la catena recuperata dall’ancora della corazzata “Benedetto Brin”.
Dall'altro lato, vi è la fontana, costruita negli anni '30 seguendo uno dei progetti di F. Lacitignola.
Nel 2011 venne riedificata per preservare il verde circostante e migliorare alcuni aspetti, tra cui l'illuminazione e la pavimentazione.
Gli elementi più importanti della piazza sono i lecci, alti 4-5 metri, situati lungo il perimetro di essa e piantati nel 1893.
Nella piazza sono presenti dei rifugi antiaerei, resi recentemente visitabili al pubblico.
Le gallerie sotterranee fungevano da rifugio durante i bombardamenti inglesi nel corso della Seconda Guerra Mondiale.