Lama Belvedere

Parco

© Comitato Parco Lama Belvedere - Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

Descrizione

Parco

La Lama Belvedere è un solco erosivo modellato storicamente dallo scorrere delle acque meteoriche che si incunea nella città di Monopoli ed assolve ancora oggi una importante funzione idrogeologica.
Secondo la tradizione, in epoca medievale si accamparono i Saraceni durante l'assedio alla città; il luogo è ancora oggi denominato "campo dei Mori".

Dal 2001 è rientrata a far parte delle aree protette di interesse naturalistico e paesaggistico della regione Puglia.
Nel corso degli anni, vari interventi di riqualificazione sono stati apportati al fine di tutelare la funzionalità della lama e di renderla accessibile alla cittadinanza.
È possibile accedere al parco attraverso due sentieri.

Il primo percorso è ubicato nei pressi di via Verdi ed è dedicato al Beato Pier Giorgio Frassati. Esso è interamente immerso nella natura e consente di scoprire la vegetazione mediterranea, la quale si pone in simbiosi con le piccole grotte scavate lungo le pareti della valle. Nella suddetta area vi è la presenza di alcuni asinelli che richiamano l’attenzione della gente, soprattutto dei bambini. Tuttavia essi svolgono anche l’importante funzione di pulizia del parco.

Il secondo sentiero è un percorso pedonale che si estende nell’area (che costituisce il tratto più urbano) tra viale Aldo Moro e via S.Anna.
L’intera area è attraversata dall'alveo del torrente Ferraricchio, normalmente asciutto, che in occasione degli eventi pluviometrici si trasforma in un fiume tumultuoso che, nel tratto conclusivo, scorre sotto i piedi dei residenti attraverso un tunnel interrato al fine di evitare che le acque diventino una minaccia per la cittadinanza.

Il tratto sotterraneo si sviluppa immediatamente a valle rispetto all’accesso posto in Via S.Anna e termina in prossimità del parcheggio ubicato in corrispondenza dell’incrocio tra Via Fiume e Via Ungaretti.
Il percorso-sentiero «Pier Giorgio Frassati»

Nella Lama è possibile identificare un percorso naturalistico, in quanto lungo i margini della stessa, esistono ecosistemi floristici e faunistici di notevole pregio.
Un altro percorso che si potrebbe identificare è quello “Storico -Archelogico” che si snoda lungo la cosiddetta Via Settemonti, un’antica carraia che collegava la collina alla città fin dai tempi più antichi.
Un tratto di questa carraia, ricco di numerosi solchi profondamente incisi nella roccia dalle ruote dei carri, ha dimensioni e caratteristiche tali da far pensare ad una strada di epoca romana.
A metà del percorso si incontra uno splendido trappeto seminterrato di proprietà privata. La Lama si presta bene inoltre come sentiero di camminamento e/o walking, altresì con l’utilizzo del canale sotterraneo, una galleria di circa 800 metri di lunghezza, scavata per buona parte nella roccia e già dotata di alcune uscite di sicurezza. Sono leggibili i due antichi ponti che attraversavano il canale, lungo un tratto originariamente a cielo aperto, in corrispondenza delle attuali via S. Anna e Via Umberto.

Un sentiero con roccia è stato dedicato all’ingresso della Lama, al Beato Pier Giorgio Frassati, patrono delle confraternite e voluto dalle stesse Confraternite di Monopoli, dalla Diocesi e dal Comune di Monopoli. Tantissimi in Italia i sentieri, rupestri e montani, dedicati a Frassati. Il progetto monopolitano, si è concretizzato in occasione degli 86 anni dalla morte di Frassati.

La fauna

Il Parco Lama Belvedere si configura come habitat per svariate specie animali che vanno ad arricchire il panorama costituito dalla Macchia Mediterranea.
La fauna è composta prevalentemente da uccelli. Di seguito sono elencate solo le più comuni: Ballerina bianca, Beccamoschino, Capinera, Cappellaccia, Cardellino, Cinciallegra, Civetta comune, Codirosso spazzacamino, Fanello, Fringuello, Gazza, Gheppio, Merlo, Occhiocotto, Passera d’Italia, Passera mattugia, Passera scopaiola, Pettirosso, Pigliamosche, Rondine, Rondone comune, Saltimpalo, Stiaccino, Storno, Taccola, Tordo bottaccio, Tortora dal collare orientale, Usignolo, Usignolo di fiume, Verdone, Verzellino.

Vi è la presenza di altre specie appartenenti alla classe dei rettili:Biacco, Cervone, Colubro leopardino, Geco comune, Lucertola campestre, Ramarro; svariati mammiferi e pochi anfibi:Arvicola, Donnola, Faina, Pipistrello, Ratto nero, Riccio, Talpa Romana, Volpe, Rospo smeraldino.

La flora
Per flora si intende l'insieme delle specie vegetali presenti in una determinata area.
La flora di un territorio è un lavoro con carattere preminentemente descrittivo; essa contiene l'enumerazione completa di tutte le specie presenti nella zona considerata, ordinate secondo un criterio logico che permetta di ritrovarle agevolmente.
Ogni specie è presente, con le proprie popolazioni, su una certa area del pianeta (areale), che rappresenta il risultato della sua evoluzione e di quanto la specie sia stata capace di espandersi superando ostacoli interni (genetici e biologici) ed esterni (ambientali).
Naturalmente l'areale di una specie è in sintonia con i caratteri climatico-pedologici del territorio e i suoi confini sono per lo più imposti da sostanziali cambiamenti climatici dovuti al variare della latitudine, dell'altitudine e dalla distanza dei luoghi dalle masse oceaniche.
Il clima di Lama Belvedere è di tipo mediterraneo, caratterizzato da inverni miti ed estati calde con precipitazioni abbondanti in autunno e primavera ma quasi assenti in estate.
Si è visto inoltre che la somma delle temperature medie dei mesi di gennaio e febbraio è di 19 C°; questi valori termici invernali indicano la potenziale presenza della lecceta.
Le leccete pugliesi si rinvengono in distretti climatici abbastanza caratterizzati dove l'evapotraspirazione potenziale deve essere compresa tra 820 e 860 mm, le precipitazioni medie annue devono risultare superiori a 600 mm e la temperatura media annua intorno ai 16°C.
Il valore dell'evapotraspirazione reale annua nell'area delle leccete è sempre superiore a 400 mm mentre il surplus idrico non sembra essere significativo al contrario del deficit che risulta sempre inferiore a -400 mm.
Dai dati ottenuti e per la documentata presenza di una piccola area in cui è presente una macchia alta a Leccio, si può con certezza identificare l'area di Lama Belvedere all'interno dell'orizzonte della lecceta mediterranea ovvero nell'alleanza Quercion ilicis.
In quest'alleanza, accanto al leccio (Quercus ilex L.), troviamo altre specie arboree ed arbustive come il terebinto (Pistacia terebintus L.), il lentisco (Pistacia lentiscus L.) il biancospino (Crataegus monogyna subsp. monogyna Jacq), e liane ed arbusti come il rovo (Rubus ulmifolius Schott), l'asparago pungente (Asparagus acutifolius L.), la vitalba (Clematis vitalba L.), la rosa selvatica (Rosa sempervirens L.), l'edera (Edera helix L.), la salsapariglia (Smilax aspera L.) ed il timo (Thymus capitatus (L.) Hoffmannsegg), tutte essenze tipiche della Macchia Mediterranea.
Tutto ciò è confermato ulteriormente dal fatto che i fianchi della scarpata Nord-Occidentale delle Murge, che va da Monopoli ad Ostuni e che si protende in avanti verso la fascia a coltura di ulivi, sono in gran parte ricoperti da una vegetazione che sarebbe inquadrabile nei normali schemi della lecceta mediterranea.
Particolare importanza rivestono le seguenti specie botaniche protette: Asyneuma limonifolium, Satureja cuneifolia,Scrophularia lucida.
Notizie tratte da:
- “Monopoli Il Parco Urbano Lama Belvedere Pianificazione dal basso e soluzione dei conflitti Ambientali” ll Comitato Cittadino Parco in Lama Belvedere racconta: “ Il parco dal 2000 ad oggi” - Gennaio 2007 - Presentazione a cura di: Melchiorre Giovanni, Muolo Giovanni, Papio Angelo;
 

- L’Abbate V., Insediamenti antichi e medievali lungo le lame del territorio di Monopoli, in “Monopoli nel suo Passato 2, 1985;
 
- Francesco Angiulli, “La Flora Vascolare di Lama Belvedere, Monopoli (BA)”, Tesi di Laurea Sperimentale in botanica - A. A. 2004/2005 - Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Corso di Laurea in Scienze Naturali. Relatore: Chiar. ma Prof. ssa Viviana Cavallaro.
I contenuti delle schede sono a cura del Dott. Francesco Angiulli (Dottore in Scienze Naturali) e di Simone Todisco e Cristiano Liuzzi (WWF Sez. Conversano).
 

Ricerche a cura di Adriana Veneziani e Gaetano Morè
Servizio Civile 2012 - Comune di Monopoli «Progetto Monopoli 4R-Verso il Parco Cittadino»
[Giugno 2013]

Modalità di accesso

Accessibile

Indirizzo

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