Descrizione
COMUNICATO STAMPA N.5880
Nessun superamento dei valori soglia del D.Lgs. 155/10, scarso impatto odorigeno e valori principalmente collegati al traffico veicolare e alle combustioni residenziali. Sono i primi dati che emergono dall’attività di monitoraggio dell’aria effettuata sul territorio di Monopoli negli ultimi quattro mesi grazie al progetto affidato alla Industrial Ecology Solutions Srl (spin off accademica accreditata dell’Università degli Studi di Bari).
I primi dati, parziali, sono stati presentati dal prof. Giuseppe Tassielli nel corso della seduta della Quinta Commissione Consiliare (Ambiente) riunitasi 5 aprile 2023 per esaminare il provvedimento “Attività di monitoraggio via Uas degli inquinanti aerodispersi nell’area urbana della Città di Monopoli - Progetto di monitoraggio”.
Grazie ad un percorso che negli ultimi anni ha coinvolto la città e il consiglio comunale, sono stati avviati una serie di progetti. Nel caso specifico, partendo dai dati registrati sul portale SegnalApp, sono stati monitorati gli inquinanti aerodispersi nel centro urbano della città ed elaborati i dataset acquisiti al fine di successive interpretazioni utili non solo a fornire un quadro esaustivo della situazione emissiva, ma anche a fare da base per la programmazione di interventi mitigatori.
I rilievi (8 di cui 2 notturni) sono partiti a novembre e si concluderanno nel prossimo mese di maggio con cadenza mensile su 12 punti di monitoraggio (via La Pira, via Cancelli, Polo Liceale, Ip Station, via Baione, Parco di Tucci, Masseria Spina, ex Tognana, canile, via Marina del Mondo, stadio e ex deposito carburanti) per monitorare 10 differenti sostanze (Emissioni odorigene: H2S, SO2, VOC; qualità dell’aria: PM 1.0, PM 2.5, PM 10.0, NO2, CO, O3, CO2) ovvero inquinanti propri di attività industriali, depurazione reflui, combustione, stoccaggio e trattamento rifiuti, traffico veicolare, riscaldamento civile, smog fotochimico e processi naturali.
Secondo lo studio, nel complesso sino ad ora (con rilevazioni effettuate il 15 novembre 2022, il 22 dicembre 2022, il 27 gennaio 2023 e il 24 febbraio 2023) non si sono riscontrate concentrazioni che possano destare preoccupazione per la salubrità dell’ambiente e la salute pubblica.